Alle origini dei Marsigliesi


Il blog Arcano Tarot ha pubblicato una cronologia del Tarocco di Marsiglia molto breve ma chiara e incisiva, e così te la propongo tradotta.
Ho inoltre aggiunto diversi link, per permetterti di vedere le carte di ogni mazzo e approfondirne la conoscenza.

Da grande appassionata di storia e iconografia, trovo sempre stimolante lo studio comparativo dei diversi mazzi di Tarocchi. Ogni volta scopro qualche dettaglio interessante, che mi permette di approfondire e allargare l’orizzonte della comprensione di queste immagini meravigliose.

Breve cronistoria del Tarocco di Marsiglia

1. Tarocchi pre-marsigliesi (1300-1600)

Questi mazzi rappresentano le prime manifestazioni dei Tarocchi prima del consolidamento del modello marsigliese.

Tarocchi Visconti-Sforza (circa 1440-1450, Milano, Italia)
I primi tarocchi conosciuti, creati come oggetti di lusso. Design decorativo senza le caratteristiche simboliche standardizzate del modello marsigliese.

Tarocchi del Mantegna (circa 1465, Ferrara o Bologna, Italia)
Più educativo che esoterico, influenzato dal Rinascimento. Ha contribuito indirettamente allo sviluppo del simbolismo nei Tarocchi.

Tarocchi Sola-Busca (circa 1491, Italia)
Primo mazzo con arcani minori illustrati. I suoi disegni hanno influenzato i tarocchi successivi, ma non sono considerati parte del modello marsigliese.

2. Prototipi dei Tarocchi di Marsiglia (1600-1700)

Qui si inizia a definire l'iconografia caratteristica del Tarocco di Marsiglia.

Tarocchi di Jacques Viéville (circa 1650, Parigi, Francia)
Un mazzo pre-marsigliese con elementi visivi simili ai classici Marsigliesi, ma con alcune carte che conservano ancora caratteristiche italiane.

Tarocchi di Jean Noblet (circa 1650-1660, Parigi, Francia)
Considerato uno dei primi chiari esempi di Tarocchi di Marsiglia. Carte più piccole e un disegno rustico ma standardizzato.

3. Modelli classici di Tarocchi di Marsiglia (1700-1800)

In questo periodo si consolida il modello marsigliese e vengono prodotti i mazzi più influenti.

Tarocchi di Jean-Pierre Payen (circa 1713-1715, Avignone, Francia)
Disegno geometrico e colori vivaci. Un ponte tra le caratteristiche rustiche di Noblet e le raffinatezze successive.

Tarocchi di Jean Dodal (circa 1701-1715, Lione, Francia)
Simbolismo più chiaro e più vicino al modello marsigliese. Rappresenta uno stile intermedio con dettagli rustici.

Tarocchi di Pierre Madenié (1709, Digione, Francia)
Primo mazzo che mostra la raffinatezza dei dettagli e dei colori dei Tarocchi di Marsiglia. Influenza cruciale sui mazzi successivi.

Tarocchi di François Chosson (circa 1736-1738, Marsiglia, Francia)
Dettagli ben definiti ed estetica più elaborata. Importante per il consolidamento dello stile “marsigliese”.

Tarocchi di Nicolas Conver (1760, Marsiglia, Francia)
La versione più riconosciuta dei Tarocchi di Marsiglia. Raffinatezza delle incisioni e della tavolozza dei colori. Base di ispirazione per i restauri moderni.

4. Tarocchi del XIX secolo (1800-1900)

In questo periodo, i classici Tarocchi di Marsiglia continuano a essere prodotti, anche se iniziano a perdere terreno rispetto ad altri stili.

Tarocchi Lequart (con marchio Arnoux) (1860 circa, Francia)
Basato sul modello Conver, con adattamenti stilistici. [Gruppo dei "Tarocchi di Besançon" - NdT]

Tarocchi Paul Marteau (Grimaud) (circa 1930, Francia, basati sul modello Conver)
Sebbene tecnicamente risalga al XX secolo, questo mazzo è considerato la reinterpretazione più influente dei classici Tarocchi di Marsiglia.

Nota aggiuntiva

I tarocchi storici sono solitamente classificati in due modelli principali: il tipo I (come Dodal e Payen) e il tipo II (come Conver e Madenié), che presentano alcune differenze nel disegno e nelle proporzioni.
Il termine “Tarocchi di Marsiglia” iniziò a essere diffuso intorno al XIX secolo, sebbene fosse già stato standardizzato nei secoli precedenti.

🎐

Iscriviti alla newsletter!

* indica requisiti obbligatori

Intuit Mailchimp

I mazzi creati da me! Online shop

SELEZIONE DI LETTURE DA IL GIARDINO DEI LIBRI